Se usi un servizio di invio email esterno (come MailUp, Mailchimp, Active Campaign, …. o piattaforme SaaS come Shopify) a partire dal 1° febbraio 2024, Gmail e Yahoo! ti richiederanno di autenticare il tuo dominio e di avere un record DMARC per inviare email da un indirizzo con il marchio (esempio offerte@digitalzoom.it).
Si tratta di una novità importante, soprattutto per chi ha un e-commerce o effettua attività di lead generation appoggiandosi a un servizio esterno per l’invio di:
- newsletter
- email transazionali
- welcome mail / email automation
- altre attività digital marketing
⛔ Perchè?
Si tratta di un’iniziativa condivisa da Google e Yahoo! per contrastare SPAM e Phishing, al fine di aumentare la sicurezza dei propri utenti. Da febbraio 2024 questi grandi provider filtreranno le email (inviate in massa o da sistemi di email marketing/automation) che non avranno configurato in modo corretto il record DMARC sul proprio DNS.
▶ Quali sono i nuovi requisiti?
A partire dal 1° Febbraio 2024 sarà necessario avere:
- L’autenticazione DKIM e DMARC
- Il proprio dominio come mittente
Di seguito i link alle linee guida di:
Perché è importante?
Oltre a non rischiare di finire nello SPAM, questo aggiornamento può migliorare anche la brand reputation:
- Minor rischio che le tue mail non arrivino a destinazione
- Maggior fiducia soprattutto se usi una mail non professionale come mittente (es. pippo@gmail.com)
- Aumenta la reputazione del tuo dominio per Google e Yahoo!
- Non rischi interruzioni nelle comunicazioni con i tuoi clienti/lead
➡ Chi deve aggiornarsi?
Chiunque usi un servizio che invia email a suo nome attraverso un mail server che non è il suo (ovvero se sui servizi di email marketing come Mailchimp, Active Campaign, Klavyo, ecc…), ma anche chi ha un e-commerce su Shopify per esempio.
Potrebbero rientrare anche i siti sviluppati in WordPress o altri CMS, qualora non sia stato configurato il proprio server SMTP ma si utilizza il servizio di posta fornito dal web server.
IMPORTANTE:
Se invii le tue newsletter da un indirizzo @gmail.com o @yahoo.com (ovvero se il mittente delle tue newsletter è tuaattività@gmail.com per esempio) dovrai cambiare mittente in quanto non è possibile modificare il record DMARK di Google o Yahoo!. Se non lo farai con ogni probabilità le tue email finiranno nello SPAM.
▶ Cosa succede se non faccio nulla?
Dipende…
Klavyo per esempio invierà le tue email utilizzando l’indirizzo store@shopifyemail.com come mittente anziché il tuo indirizzo di posta, quindi i tuoi destinatari riceveranno una mail da un indirizzo differente; o ancora potrebbero ricevere diverse email da quell’indirizzo (magari anche di qualche competitor che utilizza il medesimo servizio). Non è il massimo della vita e potrebbe portare a problemi di open rate e di brand reputation (dato che il mittente risulterà un indirizzo di Klavyo e non il tuo).
Se invece continuerai a usare il tuo indirizzo mittente senza il record DMARC configurato correttamente le tue email molto probabilmente finiranno nello SPAM… e di certo non vogliamo pagare un servizio di invio email per farle finire nello SPAM, con conseguenti problemi di deliverability, open rate, e, soprattutto (per un e-commerce per esempio) un possibile calo di fatturato.
✅ Come si deve procedere?
La procedura è abbastanza semplice: si deve aggiungere un record alla propria zona DNS che di fatto “autorizza” il servizio esterno a inviare le email per conto nostro e a nostro nome (ovvero usando il nostro dominio, esempio email@digitalzoom.it).
Per prima cosa è quindi necessario appuntarsi questo parametro, che sarà fornito dal servizio utilizzato (MailUp, Mailchimp, ecc…).
Dovremo anche essere in possesso delle credenziali di accesso al pannello di gestione della zona DNS del proprio dominio (generalmente Aruba, Register, GoDaddy, …. oppure l’agenzia che ha registrato il dominio o sviluppato il sito internet).
Come aggiungere un record DMARC:
- Accedete al pannello di gestione DNS del dominio oggetto di intervento (nota: ogni provider ha un proprio pannello)
- Inserire il nuovo record come indicato dal servizio di invio email utilizzato
- Salvare il record appena inserito
- Attendere qualche ora (tempo di propagazione dei DNS)
Qui riportiamo alcuni link utili di approfondimento per diversi servizi/provider:
🤕 Non sai cos’è un record DNS?
L’operazione (per un tecnico) è semplice, ma può risultare difficile per chi non ha mail messo mano a una zona DNS.
Dato che se sbagli configurazione potresti fare danni (posta non funzionante, sito non visibile, ecc…) consigliamo di girare la richiesta un tecnico competente: developer, assistenza dell’hosting, ecc…
NON improvvisare
Non sai a chi rivolgerti? Ti aiutiamo noi
Proprio perché è un’operazione semplice ma delicata e importante, abbiamo pensato a un servizio dedicato, per delegare ad un nostro tecnico i lavori da eseguire e metterti in regola con i nuovi aggiornamenti in arrivo a Febbraio 2024.
Quindi se hai difficoltà e desideri delegare a noi, richiedi il servizio di aggiornamento.
Come funziona:
Un nostro tecnico si collegherà al tuo pannello DNS per apportare le modifiche necessarie; prima però accederà al servizio di invio email per reperire i parametri di configurazione del record.
Quanto costa?
Il costo del servizio è di € 185,00 + IVA; comprende la configurazione della zona DNS e 15 giorni di garanzia in caso di problematiche.
Si tratta di un costo una tantum, non è un canone.
Come fare se ho più domini?
Il costo indicato comprende l’intervento per un singolo dominio e per un singolo servizio di email.
Qualora vi siano casistiche con più domini o più servizi consigliamo di richiedere un preventivo personalizzato.
Quanto tempo richiede l’aggiornamento?
Verrete ricontattati entro 2 giorni lavorativi dalla richiesta. Generalmente l’intervento viene effettuato entro 3 giorni lavorativi dalla data di consegne delle credenziali e delle informazioni necessarie (accesso pannello DNS, accesso servizio email).
Richiedi il nostro supporto
Compila il form per richiedere il nostro intervento.
IMPORTANTE: La richiesta non è vincolante. Ti contatteremo per procedere all’offerta ed acquisire le informazioni necessarie per poter intervenire. Il costo indicato si riferisce a una casistica standard nella quale il reperimento delle credenziali di accesso siano a disposizione e non vi siano configurazioni personalizzate da gestire.